Qualcuno ha detto (non saprei chi): È l'allievo che fa il maestro.
Lasciamo decantare questa frase e vediamo di analizzare un po' il contesto di una generica scuola di ballo.
Una persona singola o una coppia o, ancora, più persone decidono di iscriversi ad
una scuola di ballo. Si guardano in giro o spulciano su internet e cercano le due o tre
scuole più vicine a casa.
Quale scegliere?
Senza entrare nelle motivazioni che possono spingere una persona ad iscriversi ad un corso di ballo, se non si hanno elementi per scegliere, si va a quella più comoda.
Se si hanno elementi, ad esempio amici che frequentano una determinata scuola, magari ci si affida al loro giudizio.
È d'uso, nelle scuole di ballo, offrire la prima lezione come prova gratuita.
L'allievo va a questa prima prova gratuita e poi?
Avrà le idee più chiare per poter scegliere? In base a quali nuovi elementi?
Come si fa a capire se l'insegnante è bravo, se il corso di lezioni sarà ben
strutturato, se c'è un programma e via dicendo?
Non si sa. Nella maggior parte dei casi è solo un prenderci.
Una volta iscritti, comunque, se vogliamo, impareremo a ballare.
Qui stiamo parlando di corsi collettivi e di balli da sala, quindi tutta la trattazione sarà relativa a queste premesse.
Qual è il numero ottimale di coppie in un corso?
Senza parlare in astratto, posso affermare che cinque coppie sarebbero l'ideale per un solo
insegnante. Se ci sono due insegnanti, meglio se un uomo e una donna, le coppie potrebbero
arrivare ad un massimo di nove o dieci. Avere una classe di undici o più coppie, diventa improduttivo e dispersivo sia per gli allievi che per l'insegnante.
Come frequentare produttivamente le lezioni di ballo.
Prima di tutto, i passi non sono la cosa più importante del ballo ma sono la cosa più semplice da insegnare.
Per questa ragione, nei corsi collettivi, si insegnano figure quasi al ritmo di una alla settimana.
D'altra parte, l'allievo pensa: "Se non insegnano una figura nuova ogni settimana, cosa ci vado a fare a scuola?"
Mettiamo un po' di ordine.
- Seguire corsi a cadenza settimanale (una lezione di un'ora a settimana).
- Prendere appunti durante la lezione o, in alternativa, subito dopo.
Il giorno dopo è già tardi, rischiate che vi sfuggano delle cose.
Procuratevi un piccolo taccuino da portarvi sempre a lezione, vi servirà a prendere appunti alla spicciolata, giusto delle frasi per fissare gli argomenti.
Una volta a casa usate un bel quaderno o, se potete, usate un programma di scrittura del computer.
Scrivete nei minimi particolari tutto quello che avete fatto a lezione, non trascurate niente, scrivete anche le cose che vi sembrano ovvie. Col passare del tempo, anche le cose più naturali vanno nell'oblio. Scritte, invece, sono lì e potrete andare a rileggerle. - Ripassare ogni giorno, da soli o in coppia, quello che si è studiato dall'inizio del corso all'ultima lezione. Questa, insieme agli appunti, è la cosa più importante. Non pensate neanche per un attimo che basti andare a scuola per imparare. È l'esercizio giornaliero il vero strumento!
Procuratevi dei CD di musica simile a quella che studiate a scuola, in rete trovate di tutto e di più.
Avete bisogno di uno spazio, bastano anche tre metri per tre metri.
C'è il tavolo in mezzo? Benissimo, lasciatelo lì, ci girerete intorno.
All'inizio vi procurerete dei lividi, ma poi imparerete ad evitarlo. Fate partire la musica e ballate, ballate, ballate. - Avete dei dubbi? Chiedete subito! Avete dei dubbi a casa? Prendete subito appunti e chiedete alla prossima lezione. Chiedetevi sempre perché dovete fare le cose in un certo modo e non in un'altro. A tutto c'è una risposta sensata, se non l'avete o se vi restano dei dubbi, chiedete all'insegnante.
- Andare a ballare nelle sale da subito! Al massimo dopo le prime cinque o sei lezioni. Non trascurate questo aspetto! Ballate solo quello che sapete fare, ma ballate. Non vergognatevi e non agitatevi, sappiate che tutti quelli che sono in sala sono partiti da zero come voi. Chi balla, capirà subito che siete dei neofiti e, proprio per questo sarà molto contento che nuove persone si avvicinino al ballo.
Non vi preoccupate, in sala saranno tutti felici dei nuovi arrivati, vedrete, farete subito nuove amicizie. Se ci sono delle coppie brave, avvicinatevi e fate loro dei complimenti, li accetteranno volentieri e, se volete, chiedete pure dei suggerimenti. Ve li daranno senz'altro. - Non litigate! Il ballo è piacere e divertimento, non deve trasformarsi in musi lunghi e imbronciati.
"Perchè litigare?" - mi direte voi.
Cercherò di spiegarlo.
Dovete sapere che molte scuole hanno un modo di insegnare non proprio corretto, e molti insegnanti non lo sanno neanche!
Vediamo come procedono le lezioni in queste scuole (ci sono stato, quindi so!):
Si mettono gli uomini da un lato e le dame dall'altro, tutti in fila.
Se c'è un insegnante solo, mostra i passi che devono fare gli uomini e li invita a ripetere questi passi una diecina di volte o, comunque, fino a quando ritiene che siano stati recepiti. Poi ripete la stessa cosa con le dame. A questo punto fa formare le coppie e, scandendo il tempo a voce, invita le coppie a ballare sul suo tempo.
Successivamente, mette un brano di musica e fa esercitare gli allievi osservandoli e correggendo qualcuno in difficoltà.
Se ci sono due insegnanti, uomo e donna, ognuno insegna al suo gruppo.
All'inizio si sbaglia spesso (ricordatevi che sbagliano anche i provetti ballerini).
"Hai sbagliato!" - dice lei a lui, o viceversa.
"Ma guarda che, veramente, hai sbagliato tu!" - dice lui a lei, o viceversa.
Questo succede tra marito e moglie e tra fidanzati cronici o conviventi di lungo corso.
Cosa succede invece tra persone che non si conoscono?
"Mi scusi mi sono confusa" - dice lei a lui.
"Ma no! Ho sbagliato io." - dice lui a lei.
Ci sono passato anch'io!
E sapete perché?
Perché ci sono insegnanti, che non hanno mai spiegato cosa vuol dire:
L'UOMO GUIDA E LA DAMA SEGUE
Attenzione: Non è solo una frase! È la parte più importante di ogni lezione!
Un uomo che sa guidare, riesce a far ballare una donna anche se non ha mai ballato in vita sua.
Le cose principali da imparare sono il guidare, il seguire e il tempo.
Resta inteso che se non impariamo prima ad ascoltare la musica, non potremo mai guidare bene, seguire bene e andare a tempo.
Rispetto a questi argomenti, i passi hanno poca rilevanza!