Questa è una piccola considerazione su insegnamenti un po' approssimativi.
Più avanti vi racconterò un episodio.

Tutti noi abbiamo frequentato le "scuole elementari" (spero si chiamino ancora così) e abbiamo avuto i nostri più o meno bravi insegnanti. Tutti abbiamo, anche qui, più o meno imparato a leggere e a scrivere. Non mi risulta che ci siano persone che abbiano imparato a leggere e a scrivere da soli. Tutti hanno avuto almeno un insegnante.

Tra parentesi, devo ancora capire perché i medici, dopo minimo 18 anni di studi, non siano riusciti a imparare a scrivere con una bella calligrafia; e non conosco eccezioni!

Quindi per imparare a ballare bene, anch'io mi sono affidato a degli insegnanti.

C'è da precisare che gli insegnanti di ballo non frequentano alcuna scuola particolare per prendere un titolo che li abiliti ad esercitare la professione.

Ci sono le cosiddette associazioni di categoria come, per citarne un paio a livello nazionale, l'ANMBAssociazione Nazionale Maestri di Ballo e la FIDSFederazione Italiana Danza Sportiva.
Queste associazioni esercitano un importante ruolo nell'ambito della danza; adottano testi per le varie discipline del ballo, esaminano gli aspiranti maestri e, se idonei, gli danno un attestato di idoneità all'insegnamento, organizzano gare a livello locale e nazionale e collaborano con le associazioni internazionali e mondiali per le relative gare, regolamenti ecc.

Attenzione! L'attestato ha solo un valore simbolico, non ha alcun valore giuridico. Non si affronta alcun esame di stato per esercitare la professione. Un medico o un ingegnere, dopo la laurea, deve fare un esame di stato e superarlo; solo dopo può esercitare la professione.
Dal punto di vista giuridico, anche un analfabeta potrebbe avere una scuola di ballo e insegnare.

Ritorniamo al nostro episodio. Un giorno di tot anni fa, un amico che, vedendo i miei progressi nel ballo, si invogliò e si iscrisse ad una scuola, mi disse:
- Sai, l'altro ieri, nel Valzer Lento, ci hanno insegnato i "18 passi". Adesso te li faccio vedere.
Naturalmente non riuscì a mostrarmeli.

- Eppure, ti giuro, giovedì sera li facevamo proprio bene! Non capisco...
- Hai provato a rifarli da giovedì? - gli chiesi.
- No!... Ma li sapevamo fare bene!

Ebbene, tanto per la cronaca, i "18 passi" del Valzer Lento non sono altro che la somma dei passi del "giro naturale"guardando dall'alto, è il giro di coppia in senso orario, del "passo di cambio di piede destro"tre passi che partono e finiscono col piede destro, del "giro rovescio"guardando dall'alto, è il giro di coppia in senso antiorario e del "passo di cambio di piede sinistro"tre passi che partono e finiscono col piede sinistro.
Sono 6+3+6+3="18 passi".

Questo è un esempio di lezione dubbia, ma ha una storia alle spalle, una storia che parte dagli anni sessanta, se non prima! Ma questa è un'altra storia!
Ma, scusate, c'è qualcuno di voi che si ricorda se nei primi giorni delle elementari ci hanno fatto leggere o scrivere subito "precipitevolissimevolmente" o, che so, "supercalifragilistichespiralidoso"? Non sono neanche sicuro di aver scritto giusto!
Spezzettando questa lunga serie di passi in almeno sei parti, si semplifica di molto lo studio dell'allievo.
È necessario mettersi dalla sua parte, è lui che deve imparare.